Divisione degli spazi, a quali ambienti dare la priorità e quali materiali utilizzare (Materiali ecosostenibili ed infissi)
Qualora ci trovassimo di fronte ad una casa di nuova costruzione o una casa da ristrutturare, ci troveremo a riflettere su come disporre gli spazi ed effettuare una nuova suddivisione degli ambienti. Disporre gli spazi interni è una procedura complessa, delicata, in quanto ci sono diversi fattori da tenere in considerazione, dove alcune esigenze devono essere considerate prima anziché di altre.
Studiare la distribuzione degli spazi
Quando ci si approccia alla ristrutturazione, l’idea del committente è già proiettata verso l’ arredo e alla finitura, ma ci sono una serie di fasi preliminari da affrontare, tra cui appunto la divisione degli spazi. Quindi prima di procedere con la scelta di materiali e finiture, bisogna studiare la distribuzione degli ambienti in modo che la ristrutturazione renda l’appartamento il più funzionale possibile al fine di valorizzare al meglio gli spazi in termini di percezione visiva, della grandezza dello spazio, luce e così via.
La casa è l’ambiente in cui si svolgono le nostre vite, deve essere funzionale, comodo, fruibile e chiaramente bello. Al fine di stabilire un rapporto corretto con la nostra casa dobbiamo studiare la distribuzione e il dimensionamento dei suoi ambienti, è quindi fondamentale la relazione fra gli spazi, il loro susseguirsi, la possibilità di muoversi liberamente all’ interno di essi. Quando si progetta una casa in maniera funzionale lo scopo è quello di sfruttare tutto lo spazio a disposizione. Oggigiorno le abitazioni non hanno più quelle superfici vaste di una volta, hanno metrature ridotte rispetto al passato, sia per questioni di carattere economico sia perché attraverso uno studio puntuale e di ottimizzazione dello spazio anche una casa di dimensioni modeste può risultare ugualmente funzionale. Infatti, un appartamento di piccole dimensioni può diventare comunque accogliente e sembrare più spazioso se c’è uno studio preliminare sulla distribuzione degli spazi e se si adottano alcuni accorgimenti in fase di arredo. Dunque si rende sempre più necessaria una razionalizzazione degli spazi: gli spazi sono posti con coscienza e consapevolezza al fine di ottenere una casa bella, funzionale ed accogliente.
Una delle divisioni base che tendiamo a fare, o a volere al’ interno di una casa, è la separazione tra zona giorno e zona notte. Ma anche questa divisione preliminare non è casuale: il cardine attorno a cui ruota tutta la progettazione è l’esposizione e l’orientamento. È giusto esporre, ove possibile, la zona giorno verso sud e verso est, in modo da poter godere di una maggiore quantità di luce solare naturale. È dunque saggio collocare verso questi punti cardinali la zona giorno, quindi la cucina e il salotto proprio perché sono quelli maggiormente vissuti e quelli in cui si concentrano gran parte delle attività quotidiane. Di conseguenza saranno da collocare verso nord e verso ovest le camere della zona notte, in quanto necessitano di una minore quantità di luce. Un altro aspetto molto importante, non secondario e molte volte dato per scontato, è che ogni stanza abbia almeno un punto di accesso verso l’esterno, balcone o finestra, sia per poter godere della luce naturale, sia per poter garantire una costante areazione dello spazio. Quindi è preferibile concentrare la zona giorno in corrispondenza dei balconi, in modo da poter avere maggiore luce e maggiore aria, mentre per le camere della zona notte basteranno delle semplici finestre. Tutti questi espedienti, tutti questi accorgimenti mirano ad un solo scopo: l’ abbattimento dei costi: se si orienta l’appartamento in maniera corretta anche il portafogli ne gioverà. Se si espone la zona notte a nord, sarà l’area della casa meno esposta ai raggi solari e dunque quella che necessiterà di meno d’essere rinfrescata nelle sere d’estate. O al contrario se si espone il soggiorno e la cucina a sud sarà ricca di luce solare durante il giorno, quindi non sarà necessario accendere lampade o lampadari. Una progettazione studiata, non improvvisata, ci aiuta a far fronte anche sull’ abbattimento dei costi. E a proposito di abbattimento dei costi, un altro elemento fondamentale della casa che gioca un ruolo fondamentale in merito è l’infisso.
La scelta dei nuovi infissi o serramenti (o la sostituzione dei vecchi con modelli di nuova generazione), richiede l’attenta analisi di diversi fattori: solo l’esame completo degli aspetti tecnici, progettuali ed estetici, infatti, ci può fornire gli strumenti per capire se ci stiamo orientando verso gli infissi più adatti al nostro contesto abitativo. La scelta più appropriata è sempre quella che tiene conto, in maniera sinergica, sia degli aspetti legati alla tipologia e al materiale più adatti al contesto e alle caratteristiche della casa, che degli aspetti connessi allo stile e al design dei nuovi infissi – dimensioni, forma, colore, finiture, linee, accessori, vetri, soglia, maniglia. La durabilità va valutata in rapporto al materiale dei serramenti. Alcuni materiali, infatti, sono più delicati di altri come il caso delle finestre in legno, che per garantire una buona resa nel tempo devono essere sottoposte a costanti trattamenti di manutenzione. Gli infissi moderni in alluminio a taglio termico e PVC, invece, sono estremamente resistenti ai contesti climatici proibitivi, agli urti, alle sollecitazioni, all’usura del tempo, allo sporco e allo smog, anche senza necessità di particolare manutenzione. Per chi vive in contesti climatici difficili (elevate o basse temperature, frequenti piogge, umidità, vento, ecc…) oppure in grandi città soggette a smog e agenti corrosivi, la scelta più intelligente è quella del PVC o dell’alluminio a taglio termico, ovvero materiali impermeabili, ignifughi, resistenti a qualsiasi contesto climatico e con elevati parametri di isolamento termoacustico. Porte e finestre in PVC e alluminio, in effetti, sono perfette per chi non ha tempo né voglia di stare dietro a trattamenti conservativi e manutenzione.
Articolo a cura dell’arch. Alfredo Di Domenico